Nel Malawi ci sono 470.000 orfani, pochissimi di questi hanno la fortuna di essere sostenuti attraverso l'adozione a distanza, anche se l'adozione non sostituisce mai una madre.
I genitori della maggior parte di essi sono morti a causa dell' Aids. Un medico che, poco meno di un anno fa, lasciò l'Italia per fare il volontario in Malawi, ha dato vita al progetto Yankho. Detto progetto ha lo scopo di prevenire la trasmissione verticale del virus HIV dalla madre al neonato. In questi ultimi tre mesi sono stati trattati 50 bambini ed eseguiti 3000 test. Il dottor Spini è pieno di idee, di buona volontà e lancia l'idea "adotta una mamma" per ridurre la grande tragedia degli orfani.Sembra facile, ma la cura per un anno di ogni mamma costa 330 euro. Attualmente 11 ospedali hanno aderito al progetto, altri lo stanno facendo, e i fondi?..
Coraggio dottor Spini, ce ne vuole tanto per intraprendere progetti che somigliano ad utopie.
In mezzo a tante notizie di disperata follia, singola o collettiva, anche Lei ci parla di follia: la follia del bene, della speranza. Fatta di persone disposte a lavorare con serietà, senza farsi pagare, disposte a portare avanti compiti che altri non fanno. Pronti ad affrontare disagi sconosciuti. La gran parte di queste persone non sono rinchiuse in case di cura, ma circolano liberamente. Per fortuna, perché il loro fare tingedi colori accesi gli angoli più bui del nostro pianeta e illumina le nostre coscienze. Sono questi folli incoscienti che, sparsi per il mondo, aldilà del loro credo, dei loro ideali, giocandosi tutta la loro esistenza, dedicano la loro vita a tutelare l'unica speranza che unisce tutto il pianeta: i bambini.
Ancora una volta chi viene a conoscenza della loro esistenza e di ciò che fanno può scegliere, se restare a guardare o credere veramente, come loro, che un mondo diverso è possibile. Passando all'azione spezzando il pane, con chi di questo Pane spezzato fa la propria vita.
(dal giornalino del Centro Missionario Parrocchia S.Maurizio Martire di Acilia-Roma del Giugno 2003)Il progetto Yankho.
Sono un medico di 59 anni, in pensione dall'Aprile 2002 e nel Luglio 2002 sono andato come volontario in Malawi nella missione di Balaka (sud Malawi), dove esiste un Comfort Health Centre ed un Ospedale governativo. Dopo pochi giorni mi sono scontrato con una realtà economica ed igienica sanitaria completamente diversa dalla nostra: povertà, malnutrizione, malattie.
La mortalità infantile è il 28%, la speranza di vita è 42 anni (in Italia rispettivamente del 0,8% e 80 anni) e tutto questo è dovuto quasi esclusivamente alla enorme diffusione del virus HIV -AIDS. Secondo dati governativi, gli unici dati certi riguardano la percentuali delle donne in gravidanza nella fascia di età 25-35 anni che mostrano una frequenza del 40% per cui si arriva ad una percentuale nei due sessi di circa il 75-80% di persone HIV positivi nella fascia di età sopraccitata, dati sovrapponibili agli altri paesi dell'Africa sub-sahariana. (aids epidemie update dicembre 2002 UNAIDS)
Alla fine di Ottobre 2002 sono rientrato in Italia con la volontà di elaborare un progetto di prevenzione della trasmissione verticale del virus HIV dalla madre al neonato e cosi è successo. Con l'aiuto economico della famiglia, dei parenti e della comunità della mia parrocchia nei primi giorni del Gennaio 2003 sono rientrato, anzi ritornato nella Missione di Balaka con 9000 euro. Padre Mario Pacifici monfotano, responsabile della missione, mi ha sorretto dal punto di vista logistico, mettendomi a disposizione per tre mesi un fuoristrada. Ho comprato test, farmaci, latte in polvere e così è finalmente iniziato il progetto che, all'inizio, coinvolgeva tre ospedali e dopo due mesi gli ospedali interessati erano diventati undici, di cui tre governativi.
Il nome del progetto è Yankho, dal nome del primo bambino trattato e significa Risposta di Dio. In questi tre mesi sono stati trattati 50 bambini ed eseguiti 3000 test.
Il grosso problema sono le mamme per le quali attualmente non ho i fondi per trattarle (il costo del trattamento è di 330 Euro ogni donna per un anno). E' quindi nata una nuova idea "adotta una mamma". In questo modo potremmo ridurre la grande tragedia degli orfani: in tutto il Malawi sono 470.000, in Balaka 10.000, di cui 3000 adottati a distanza. A metà Giugno ritornerò nella Missione di Balaka per arruolare altri cinque ospedali nel nord del Malati, (popolazione interessata dal progetto circa 2,5 milioni di abitanti), e far si che il progetto non abbia un termine, ma una continuità nel tempo.
Carlo Spini